martedì 29 novembre 2016

Appunti dal workshop di Duck Baker

A distanza di un anno è tornato a trovarci Duck Baker e sono davvero molto felice di constatare che anche questa volta il workshop ha ottenuto un meritato successo. Tra nuovi partecipanti e chi ha scelto di tornare dopo l'esperienza positiva dell'anno scorso c'erano una decina di chitarristi di buonissimo livello ed era il nostro obiettivo.
L'argomento di quest'anno era l'improvvisazione fingerstyle, ovvero la capacità di creare delle frasi mantenendo simultaneamente una linea di basso.


"...Improvvisare, nella vita lo facciamo sempre ogni volta che apriamo la bocca per parlare, se non siamo politici..."; così Duck ha iniziato il suo discorso riferendosi al fatto che spesso ci si creano delle barriere che non ci permettono di lasciarsi andare ed improvvisare, spesso motivate da insicurezze o timore reverenziale.
Durante le tre ore di incontro Duck ci ha dato tante idee da sviluppare per improvvisare su un blues in Mi, probabilmente il terreno più semplice da cui partire.
Per sviluppare l'abilità tecnica di suonare delle frasi mantenendo simultaneamente una linea di basso, abbiamo provato delle frasi in 12/8 sulla pentatonica di Em (con qualche nota in più come ha detto Duck).
 Spostando la frase di un ottavo gli accenti e così pure i bassi cadevano su note differenti: ottimo per sviluppare l'indipendenza tra il pollice e le altre dita della mano sinistra.



"Qualcuno ha idea di quanti dei vecchi bluesman delle origini usassero la scala pentatonica? Nessuno! Trovavano le note che suonavano bene, che corrispondevano alle note che cantavano. La scala è utile perchè contiene alcune di queste note ed è comoda per imparare..."






Duck ci ha parlato di alcuni suoi riferimenti come Skip James "che cantava la terza maggiore su un accordo minore mentre altri facevano l'esatto opposto", Lonnie Johnson, che fu tra i primi ad introdurre i cromatismi nel suo fraseggio, e ancora di grace notes dell'African Blues di Ali Farka Tourè oppure del tremolo fra 3m e 3M tipico del fraseggio di Louis Armstrong, nel primo periodo quando ancora suonava il corno con le cantanti blues.
Una breve parentesi è stata dedicata anche alle tecniche per stoppare il basso (Big Bill Broonzy, Merle Travis) e la prima parte del workshop si è conclusa con degli esempi di voicing diversi per il turnaround.
Naturalmente per ogni idea Duck ci ha fornito degli esempi su cui lavorare che troverete trascritte nell'Area Riservata del blog.







Nella seconda parte abbiamo invece approfondito i due esercizi che ci ha consegnato Duck tratti dal suo libro Blues 101 che ha eseguito per noi in questo video:


Un grande grazie a tutti i partecipanti, attenti e preparati, a Mondomusica che ci ha messo a disposizione una delle sue aule e al Maestro, Duck Baker. Alla prossima!


Val