mercoledì 19 ottobre 2016

Breve resoconto del workshop di sabato 15 Ottobre

Il primo incontro collettivo dell'anno scolastico si è svolto sabato scorso presso la sede di Good Thumb.
Abbiamo parlato delle prime Jazz Band e del ruolo della chitarra (ruolo inizialmente occupato dal banjo) in questi ensemble agli albori del Jazz. Sì è parlato di come accompagnare ad accordi e di come "stare sul beat".
Nelle orchestre Dixieland e prima ancora negli ensemble di Ragtime il banjo scandiva rigorosamente ogni beat della misura senza accentazione; solo più avanti nell'era swing l'accento sul due e sul quattro si è resa più evidente.
Il Ragtime che risale alla fine del '800 era la musica da ballo caratterizzata da tempi mediamente veloci, ritmiche ostinate e melodie sincopate. La chitarra Ragtime come il piano Ragtime è un adattamento di questa musica ad un solo strumento e la tecnica fingerpicking ci permette di far sentire melodia armonia e mantenere il sostegno ritmico dei bassi simultaneamente.
Blind Blake fu il più grande chitarrista Ragtime e la sua tecnica era caratterizzata dall'uso del basso sia alternato che sincopato, gran parte della lezione è stata dedicata a questo argomento; abbiamo preso il giro armonico di un noto brano di Spencer Williams ("I ain't gonna give nobody...") e abbiamo provato a suonare accordi e basso alternato introducendo progressivamente alcuni bassi sincopati.
Qui di seguito un esempio tratto dal workshop.




Successivamente ci siamo concentrati sulla melodia del brano scelto eseguendola dapprima come scritta per poi suonarla più liberamente in una sorta di improvvisazione: il nostro approccio all'improvvisazione cerca la spontaneità, per questo si lavora sulla propria creatività partendo da poche note, magari di una melodia oppure di un accordo o di una porzione di scala. Per concludere gli studenti hanno provato ad improvvisare a coppie secondo un'idea di domanda e risposta.
Credo sia stato un bel pomeriggio e conto di ripetere in futuro questa esperienza, un caloroso grazie va da parte mia a tutti i partecipanti.

Val Bonetti

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